The Fosters – Intervista ad Elliot Fletcher

The Fosters Elliot Fletcher

Le cose si stanno per scaldare in The Fosters.

Nonostante la scorsa settimana ci siano stati alcuni momenti di tensione, Callie (Maia Mitchell) ed Aaron (Elliot Fletcher) hanno rimesso in carreggiata la loro relazione e sono disposti ad affrontare di nuovo “la chiacchierata”. Il loro ultimo tentativo di passare al livello intimo li ha portati ad una grande discussione sui limiti e la comunicazione tra i due piccioncini, e alla fine hanno deciso che nessuno dei due fosse ancora pronto ad andare oltre.

Nell’episodio di martedì 22, Callie e Aaron si prendono una pausa dalla vita del campus per vedere un po’ di natura, saltare nelle cascate e avvicinarsi un po’… sia fisicamente che emotivamente. È un episodio importante nella storyline della loro relazione, la prima storia d’amore adolescenziale tra una ragazza cisgender ed un ragazzo transessuale creata per una serie a tema familiare.

TVGuide ha parlato con Elliot Fletcher su quanto siano stati in grado Callie e Aaron di riparare la frattura nella loro relazione e sul perché siano pronti ad avere una conversazione più profonda sul fare sesso.

L’ultima volta che abbiamo visto Aaron e Callie, i due stavano discutendo sulla libertà di parola. Questa settimana, cosa li riavvicina e li mette abbastanza a loro agio da parlare di nuovo di sesso?
Aaron ne riparla. Non è un idiota ed ha dei sentimenti, è a conoscenza di cosa siano i discorsi di incitamento all’odio e quanto possano essere tremendi. Vuole semplicemente sentire le due campane. Nel prossimo episodio i due hanno una conversazione a riguardo, ma la gita che fanno è un pretesto per rilassarsi e staccare dalle cose che li stressano e che li fanno litigare. Loro tengono l’uno all’altra in modo genuino quindi vogliono semplicemente passare del bel tempo insieme. [Il problema della libertà di parola] non viene archiviato del tutto, ma viene messo da parte per un po’ cosicché possano godere del loro tempo insieme.

Questa stagione riguarda molto il modo in cui Callie vede se stessa. Che influenza ha la sua relazione con Aaron in questo aspetto e quanto l’aiuta?
Bella domanda. Aaron le è molto di supporto ed è molto protettivo nei suoi confronti. Vuole assicurarsi che sia prudente e cauta, soprattutto dopo ciò che è successo all’inizio della stagione e anche nella scorsa stagione. Credo che Maia abbia detto questa cosa in un’intervista, lui è una buona influenza. Credo che al momento la stia proteggendo. Vuole assicurarsi che stia bene e che pensi alle cose prima di farle perché lei è molto impulsiva. Aaron vuole semplicemente aiutarla, non a prendere decisioni migliori, ma a prendere decisioni pensandoci su, invece di essere impulsiva e spontanea, cosa che è.

L’ultima volta in cui i due hanno parlato di portare la loro relazione ad un livello successivo, hanno entrambi deciso di non essere pronti. Cos’è cambiato nelle ultime settimane da quell’episodio da far sì che adesso si sentano pronti?
Sicuramente hanno passato molto tempo insieme. Credo che ne abbiano parlato di più. Ne parlano di più nell’episodio di martedì. Ci sono state molto conversazioni tra i due, il che è davvero fantastico perché la comunicazione è importantissima, soprattutto se si sta andando in quella direzione. Sono entrambe delle persone molto aperte in relazione a ciò che vogliono e ciò che non vogliono, cosa li mette a proprio agio e cosa no. Sono disposti a fare conversazioni all’apparenza imbarazzanti. Sono abbastanza maturi in quel campo ed entrambi ne hanno passate di tutti i colori. Credo che in realtà non siano poi così spaventati di parlarne.

Com’è stato per te dover inscenare quelle conversazioni all’apparenza imbarazzanti?
Non sono un attore che segue il metodo Stanislavski, ma mi trovo nella dimensione mentale di Aaron quando pensa che questa è la ragazza con cui vuole stare. Lei è rispettosa. Anche se va da qualcun altro a chiedere “Cosa lo farebbe sentire a suo agio? Io non lo so.”, tiene davvero a lui, vuole che si senta più a suo agio possibile, tanto quanto lei. Non so se ci abbia pensato tanto su questa cosa durante le riprese.
Adesso ci penso. In realtà non mi piace tanto vedermi, ma un po’ lo faccio. Non solo guardo la serie, ma lo fa anche la mia famiglia e la mia ragazza. Non ci penso troppo finché non va in onda. Non credo che sia troppo strano perché comunque io non sono Aaron. Abbiamo alcune cose in comune, ma siamo molto, molto diversi.

Fonte

About Claire

Superfan di Rizzoli&Isles, ha visto talmente tanti crime e procedural che vorrebbe diventare un cop americano o addirittura entrare nella FringeDivision. Sin da piccola ha nutrito la passione per i libri di Patricia Cornwell ed è molto incuriosita dalla medicina legale. Da un paio d’anni a questa parte, ha quadruplicato le serie da seguire ed è soprattutto diventata una EvilRegal accanita, grazie al fantastico Once Upon a Time e alla splendida Lana Parrilla! Sogna di vivere a Los Angeles per respirare appieno l’aria telefilmica, anche se negli ultimi anni Vancouver sta rubando la scena alla famosa località californiana. Se non fosse che fa troppo freddo, non sarebbe male vivere lì.

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